GELA. Ci sono voluti trenta mesi per dare il via libera ai pagamenti dei servizi resi dalla Residenza sanitaria assistita (Rsa) «Caposoprano residence». La struttura non aveva mai ottenuto le spettanze delle attività erogate dal 2014, in rispetto al contratto sottoscritto dall' Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta per l' assegnazione di prestazioni sanitarie.
Si conclude così una controversia giudiziaria tra la rsa «Caposoprano residence» e l' Asp CL 2 iniziata con l' avvio di un procedimento giudiziario da parte della Guardia di finanza su presunte irregolarità che avrebbero pregiudicato la valutazione per il rilascio dell' assegnazione di 38 posti letto, dei 58 accreditati dalla Regione, per l' assistenza di anziani non autosufficienti e disabili.
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