CALTANISSETTA. Non pagare Tari e Tasi, consegnare le bollette al sindaco e i relativi importi convogliarli in fondo comune da sfruttare per la sistemazione di una strada dove la manutenzione non viene fatta da 35 anni. In una zona periferica della città (Gibil Habib e altre dieci contrade, 800 famiglie) i residenti ormai sono esasperati costretti come sono a percorrere almeno due volte al giorno millecinquecento metri di strada ormai ridotta a mulattiera che mette a durissima prova le parti meccaniche dell' auto. Ed è la prima contrada dove si parla apertamente di disobbedienza fiscale (o civica) un atto dimostrativo per scuotere l' amministrazione comunale (e prima ancora quella provinciale proprietaria di alcune strabelle della contrada destinate a restare comunque impraticabili dopo la soppressione dell' ente) dall' atavica inerzia che penalizza migliaia di persone che solo adesso, dopo un ventennio di lotte, stanno realizzando il sogno di poter vedere l' acqua scorrere dai rubinetti. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE