NISCEMI. Il sindaco di Niscemi Franco La Rosa ha occupato il pronto soccorso dell'ospedale cittadino 'Suor Cecilia Basarocco' per protestare contro il piano di riordino della rete ospedaliera della Regione, che prevede la chiusura del pronto soccorso.
La Rosa ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e ai presidenti di Camera e Senato per chiedere di attivarsi affinchè ai cittadini di Niscemi venga assicurato il diritto alla salute, mantenendo aperto il presidio sanitario. A Niscemi, l'ospedale Cecilia Basarocco, oltre al pronto soccorso, conta due reparti (medicina e chirurgia) e occupa 12 medici.
«Da oggi ho deciso di trasferire i miei uffici qui all'interno del pronto soccorso - dice La Rosa - perchè deve restare aperto. Non mi fermerò comunque fino a quando non avrò la certezza che resterà attivo. Ho chiesto un'audizione alle commissioni competenti di Camera e Senato e alla commissione omologa dell'Ars perchè venga scongiurata la chiusura».
«A questo presidio territoriale non solo si rivolgono 28 mila cittadini di Niscemi ma anche - aggiunge - i cittadini di altri comuni della provincia».
In serata a Piazza Armerina i sindaci di Niscemi, Piazza Armerina, Mazzarino e Leonforte incontreranno l'assessore regionale alla Funzione pubblica Luisa Lantieri; domani, invece, all'interno del pronto soccorso dell'ospedale di Niscemi si riunirà il consiglio comunale.
Il sindaco teme che si tratti di una ritorsione del governo nazionale al «No» di Niscemi al Muos, il sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza realizzato dagli statunitensi nella loro base di contrada Ulmo, un un'area sotto tutela ambientale. «Si rispetti almeno il decreto Balduzzi che prevede il mantenimento di tre posti letto per mille abitanti» chiede il sindaco secondo il quale ormai tutti sono in preda a una «follia ... che sarà impedita e contro la quale stavolta ci batteremo fino all'ultimo respiro».
Caricamento commenti
Commenta la notizia