CALTANISSETTA. Alcune contestazioni cadono, altre no. Che, nel concreto, si è tradotto in uno sconto di pena per quattro imprenditori tirati in ballo per associazione a delinquere finalizzata allo scarico illecito di rifiuti, trasporto di rifiuti speciali e discarica abusiva. Dai quattro anni ciascuno di reclusione con cui ne sono usciti al termine del primo grado del giudizio, ora, in secondo grado sono scesi a 3 anni e 2 mesi ciascuno. Queste le pene comminate ai fratelli Claudio, Luigi e Rita Sferrazza e Virginia Cipolla (difesi dall' avvocato Giacomo Butera) quest' ultima moglie di uno dei due Sferrazza. È rimasto confermato il reato associativo a delinquere contestato loro, in origine, dalla procura. Ma, di contro, rispetto al primo processo sono stati dichiarati prescritti un paio di capi d' imputazione. E, più in dettaglio, le accuse relative al trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e, ancora, la realizzazione di discarica abusiva. Mentre ha perso consistenza l' originaria responsabilità penale amministrativa dell' azienda che fa capo agli imputati. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE