CALTANISSETTA. «A partire dall'estate, in larghissima parte del territorio di Niscemi, Caltaqua, grazie a interventi ai quali ha fatto fronte con risorse proprie, è riuscita a garantire il servizio di distribuzione 24 ore su 24; in altre aree la distribuzione resta programmata ogni 2-3 giorni. Si tratta di risultati 'storici', raggiunti con grandi sforzi nonostante la Regione non abbia finanziato il progetto di sostituzione della rete idrica cittadina». Lo dice Caltaqua - Acque di Caltanissetta spa, gestore del servizio idrico nella provincia, in relazione alle affermazioni del sindaco di Niscemi Francesco La Rosa sui disagi degli utenti. «La provincia di Caltanissetta - aggiunge la nota - non riesce ad essere autosufficiente: l'utilizzo dell'acqua del fornitore sovrambito Siciliacque non è un'eventualità ma una necessità. Ne discende che ogni programma che preveda una fornitura di acqua 24 ore su 24, va inevitabilmente in stand-by quando il fornitore non sia in grado di garantire il costante approvvigionamento di risorse. I più recenti disagi evidenziati sono stati esclusivamente legati a mancati rifornimenti da parte di Siciliacque e a diversi guasti alla condotta Fegotto, tempestivamente riparati dalle squadre di Caltaqua. Altro nodo è quello dei non sporadici furti di cavi elettrici che alimentano gli impianti. È stato il caso della Sorgente Polo. Per di più la mancata fornitura elettrica non ha consentito a Caltaqua di mettere in funzione il pozzo Ulmo. Sulla mancata partecipazione al confronto per un'ipotesi di soluzione transattiva sul contenzioso in atto con il Comune, non abbiamo mai ricevuto formale convocazione da parte del sindaco».