CALTANISSETTA. Cadono, seppur per ragioni differenti le imputazioni per un manipolo di sospetti truffatori nisseni. Che secondo la tesi dei magistrati avrebbe raggirato non soltanto grossisti siciliani ma anche del Norditalia. E, secondo il teorema della procura, avrebbero agito non come una vera e propria rete organizzata, ma nemmeno come “cani sciolti”. Tant'è che inizialmente è stato ipotizzato anche il reato associativo che però poi, nello sviluppo dell'inchiesta, ha perso consistenza. Ora in sette sono usciti indenni dalla parentesi giudiziaria o perché «il fatto non sussiste», o per «non avere commesso il fatto» oppure perché è stato pronunciato il non doversi procedere per mancanza di querela. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE