CALTANISSETTA. Altri beni sono entrati nel gran calderone di un maxi sequestro di un patrimonio ritenuto sospetto. Una concessionaria di auto a Mussomeli e un appartamento in uno storico palazzo di Caltanissetta sono andati ad affiancarsi al resto del “tesoro” sequestrato nel dicembre scorso a un imprenditore sancataldese. L’ulteriore colpo di scure è sceso sul quarantacinquenne Paolo Greco (assistito dall'avvocato Michele Ambra) e ha coinvolto adesso terzi intervenuti, in particolare i soci di un autosalone di Mussomeli (assistiti dall’avvocato Giuseppe Panepinto) la «In auto» ed i comproprietari (assistiti dall’avvocato Giuseppe Iacona) di un appartamento in un prestigioso stabile, palazzo Luzio, a cavallo tra via Francesco Crispi e via Cavour. Beni che sono andati ad aggiungersi al resto – beni mobili e immobili per 3 milioni di euro- già finito al centro di un decreto emesso dalla sezione misure patrimoniali del tribunale di Caltanissetta, su proposta della Dia nissena. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE