SAN CATALDO. Padre, madre e sorella erano lì, in aula. E sono stati ammessi come parti civili nell'ultimo dei procedimenti da celebrasi per l'uccisione del loro figlio e fratello. Rosario Naro, tenente colonnello dei carabinieri, Anna Maria Ferrara, insegnante a riposo e la loro figlia Chiara, con al loro fianco l'avvocato Antonio Impellizzeri, ieri non hanno voluto mancare alle fasi preliminari del procedimento per l'uccisione del loro familiare.
Il venticinquenne di San Cataldo, Aldo Naro ucciso nel febbraio di due anni fa durante una rissa alla discoteca “Goa” di Palermo. É l'ultimo dei procedimenti che hanno tratto linfa dalla tragedia e che ancora è in attesa che si apra la fase dibattimentale.
Sono tre in questo caso gli imputati, mentre altri 9 sono già a giudizio con il rito abbreviato, il responsabile della sicurezza del locale teatro della dolorosa storia ha chiesto di patteggiare e il ragazzo che materialmente ha ucciso con un calcio alla nuca il giovane e promettente medico, è stato già condannato in abbreviato.
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