GELA. Gli operatori portuali tornano a protestare per chiedere l’inizio dei lavori di riqualificazione del porto rifugio di Gela, il cui accesso da circa due anni è vietato perché la struttura portuale è insabbiata. Ancora una protesta, l’ennesima in vista del consiglio comunale di oggi, convocato dal presidente Alessandra Ascia, in seduta monotematica, straordinaria e urgente proprio per affrontare la questione. Il relativo finanziamento di 5 milioni e 800 mila euro è stato già messo a disposizione da parte di Eni, che ha prelevato le risorse economiche necessarie dal fondo di compensazione di 32 milioni di euro che il colosso energetico riconosce alla città dopo l’approvazione del piano di riconversione della Raffineria. Gli operatori portuali hanno anche lanciato un appello all’intera città, affinchè partecipi in massa ai lavori del consiglio comunale di oggi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE