CALTANISSETTA. Due processi in un sol giorno: uno per peculato, l'altro per un presunto scambio di provette di sangue con la figlia. Due procedimenti, uno da aprire l'altro in corso, che segnano il passo delle grane giudiziarie che una dopo l'altra, due anni fa, sono piovute sul capo del direttore di medicina legale dell’Asp 2 di Caltanissetta, il sessantunenne Vito Claudio Maria Milisenna (difeso dagli avvocati Dino Milazzo e Sergio Monaco). Su lui pendono due procedimenti: uno per peculato in cui è il solo imputato e un secondo dibattimento per d’induzione indebita a dare o promettere utilità in cui è stato chiamato in giudizio insieme alla figlia, la ventitreenne, Costanza Maria Milisenna (assistita dall’avvocato Dino Milazzo) e il medico del pronto soccorso del “Sant'Elia”, la cinquantaquattrenne Maria Tumminelli (assistita dall'avvocato Diego Perricone) che condivide con il dirigente di medicina legale la medesima imputazione. GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE