CALTANISSETTA. Sembra ormai segnato il destino delle cinque palazzine di via Puccini dichiarate pericolanti. Gli stabili, come si era paventato qualche mese addietro, saranno rasi al suolo.
Per i tecnici ci sarebbe ben poco da salvare in edifici realizzati appena trentotto anni fa con l’utilizzo di materiale (ovvero la sabbia di fiume) altamente acido che ha finito per corrodere il ferro del calcestruzzo depotenziando in definitiva il cemento armato. Erano queste le tecniche costruttive degli anni Sessanta e Settanta in vigore nel capoluogo nisseno. «Forse – sosteneva scherzando qualche mese addietro il direttore generale dello Iacp Vincenzo Zafarana – è più economico abbatterli e ricostruirli, piuttosto che consolidarli».
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