CALTANISSETTA. Un anniversario in sordina. Il 7 maggio 1999 a Caltanissetta veniva assassinato il sindaco Michele Abbate, un medico prestato alla politica, eletto trionfalmente nel dicembre 1997. Grandissima l’emozione suscitata in città da un fatto di sangue senza precedenti che toglieva dalla scena della vita un padre di famiglia, un professionista affermato e un amministratore dalle idee chiare che con poche ma indovinate mosse si era guadagnato l’affetto e la simpatia della gente.
Ieri ricorreva il diciottesimo anniversario del sacrificio di Michele Abbate e la città lo ha ricordato con una manifestazione scarsamente pubblicizzata. Alle 10,30 in via Consultore Benintendi dove Abbate aveva lo studio medico c’è stata una breve cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro alla quale erano presenti la moglie Carmelina Porto e i figli Alfonso e Dario, le sorelle Lucia e Rosalba, il sindaco Giovanni Ruvolo, gli assessori Felice Dierna e Ilaria Insisa, una rappresentanza di carabinieri, guardia di finanza, questura, polizia municipale, l’ex sindaco Salvatore Messana, amici della vittima fra i quali assessori della giunta cappeggiata da Abbate.
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