GELA. Era una vera e propria squadra, dove prevaleva il motto «tutti per uno, uno per tutti». Lavoravano con grande sinergia, al servizio ora della madre di famiglia che aveva bisogno di un po’ di eroina, ora per il professionista che aveva la necessità di farsi un tiro di coca. Una sorta di «cooperativa» dello smercio, dove tutti si conoscevano e andavano «sul sicuro».
È quanto emerge dall’operazione «Tomato», un termine che proviene da pomodoro, uno dei tanti nomi utilizzati durante le conversazioni per indicare la droga.
A scoprirlo sono stati i carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta e del reparto territoriale di Gela, che nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Procura, hanno sgominato una presunta organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Sedici le misure di custodia cautelare emesse dal Gip Lirio Conti su richiesta del sostituto procuratore Lara Seccacini.
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