SOMMATINO. Sette anni di udienze per un piccolo esercito d'imputati che è stato chiamato in aula per avere invaso, ormai diversi anni addietro, alloggi pubblici a Sommatino. Ed è stato il tempo, troppo, quello trascorso dai fatti “incriminati”, a salvarli sotto il profilo giudiziario. Un caso di giustizia lumaca per il ritardo con cui il procedimento, passato pure per qualche azzeramento dell'istruttoria, è poi ripartito con un altro giudice. In 19 sono stati accusati di essersi accasati in palazzine per diverso tempo ritenute di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari e poi, solo parecchio tempo dopo, s’è scoperto essere appartenenti al Comune. E per quella invasione di massa, risalente ormai a qualcosa come nove anni e mezzo fa, che sono stati processati per ultimo dal giudice Claudio Emanuele Bencivinni che, alla fine, ha dovuto decretare il «non doversi procedere» perché nel frattempo le ipotesi di reato sono cadute in prescrizione.