CALTANISSETTA. Se ne sarebbe stato sotto casa di lei, fino a metà pomeriggio senza vederla muovere da casa, eppure lei in quelle ore sarebbe risultata a lavoro. É uno dei particolari emersi ieri al processo incentrato sul presunto assenteismo all'Ufficio tecnico di palazzo del Carmine e al comando di polizia municipale. Per primo è stato sentito il capitano Antonio Corvino che a quel tempo ha coordinato le indagini, ma sotto il profilo squisitamente operativo sono stati i suoi uomini ad operare sotto sue direttive.
A riferire, poi, è stato un sottufficiale dei carabinieri, sottoponendosi al contro esame delle difesa, che quell'appostamento lo avrebbe effettuato. Proprio sotto casa di una dipendente dell'ufficio tecnico del Comune.
«L'ho seguita fin da quando alle 14,46 è uscita dal Comune e poi è arrivata a casa. Sono rimasto lì, davanti il suo portone, fino alle 16,30 e non l'ho vista uscire», ha ricordato il maresciallo dei carabinieri che ha seguito la dipendente comunale e s'è poi appostato sotto casa sua per un paio d'ore o poco meno.
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