BUTERA. Colpevoli e vanno condannati. Che, tradotto nel concreto, diverrebbero “fine pena mai” per un boss e un presunto sicario e quattordici anni di carcere per un pentito. Questo quanto prospettato dalla procura generale e che poi ricalcherebbe fedelmente il precedente pronunciamento emesso nel marzo dello scorso anno dall'Assise. Quando il boss di Riesi, Francesco Cammarata (ora difeso dall'avvocato Vincenzo Vitello), un suo omonimo, Gaetano Cammarata (assistito dagli avvocati Vanessa Di Gloria e Giuliano Dominici) e il collaboratore di giustizia, pure lui riesino, Giuseppe Toscano (difeso dall’avvocato Enzo Guarnera) sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, dell'uccisione dell'imprenditore edile licatese Francesco Ritrovato, assassinato a colpi di pistola il primo giugno di tredici anni fa.