CALTANISSETTA. È sull’onda lunga di una maxi indagine, che poi ha inglobato inchieste di carabinieri e polizia con un una sessantina d’imputati, che pure loro sono chiamati alla sbarra. Per uno stralcio, in particolare, di un dossier che ha preso in esame movimentazione di stupefacenti e incendi. E loro, i due chiamati in aula al cospetto del giudice Salvatore Palmeri, sono tirati in ballo per imputazioni differenti: uno risponde di droga, l’altro d’incendio. È il distinguo che interessa i trentatreenni – solo un mese e mezzo separa la loro nascita – Ivan Vincenzo Gaspare Scarpulla (difeso dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato) e Michele Iacona (difeso dall’avvocato Giuseppe Dacquì). Il primo è chiamato a rispondere di spaccio di droga in concorso, il secondo di danneggiamento aggravato seguito da incendio.