SAN CATALDO. Una tragedia evitata in extremis in un pomeriggio assolato di agosto quando la calura africana spinge la gente a cercare refrigerio a mare o, se si può, in piscina, in un ambiente dove certi movimenti non sfuggono facilmente.
È successo tutto in un complesso privato di San Cataldo, a pochi chilometri dal capoluogo, preso d’assalto proprio in questi giorni da una calura che non ha risparmiato, comunque, neanche la vicina Caltanissetta.
La struttura è circondata dal verde ed affollatissima come non mai in questo particolare periodo dell’anno caratterizzato da temperature proibitive. Tra i presenti anche una ragazza ventitreenne, originaria di San Cataldo, la quale, adesso, si trova ricoverata al reparto rianimazione dell’Ospedale «Sant’Elia» con la prognosi sulla vita per le conseguenze di un malore accusato mentre in piscina stava insegnando a nuotare al figlioletto.
La donna, infatti, si trova in coma farmacologico ed i sanitari del nosocomio nisseno decideranno successivamente se svegliarla o meno nei prossimi giorni.