GELA. “Aiuta la tua piccola a salvarsi”. Il dolore e l’incredulità per la tragedia che si è verificata ieri sera a Gela, poco prima della mezzanotte, lungo una delle arterie più transitate della città, in via Venezia, scorre sul profilo Facebook che Nuccia Vullo, la parrucchiera di 35 anni, travolta e morta sul colpo, condivideva con il marito. Una tragedia ancor più grave, perchè i messaggi di speranza sul social network non sono bastati: oggi è deceduta anche la figlia di soli 6 anni. Ludovica è deceduta all’ospedale “Di Cristina” di Palermo. Ieri sera era in braccio alla mamma, Nuccia Vullo, quando madre e figlia sono state travolte da un’auto pirata il cui conducente, Salvatore Rinella, prima è fuggito e poi si è costituito ai carabinieri. La bimba aveva riportato un trauma cranico e le sue condizioni erano apparse subito gravissime. La donna aveva trascorso una serata in pizzeria in compagnia dei suoi familiari. “Ho avuto paura, ero terrorizzato”, ha detto agli inquirenti il giovane conducente di 23 anni, Salvatore Rinella che è stato posto ai domiciliari e risponde dell’accusa di omicidio stradale con fuga del conducente e lesioni personali gravi. La donna, teneva in braccio la figlia di soli 6 anni, che si era appena addormentata. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, avrebbe fatto un volo di 20 metri. Il suo cuore ha cessato subito di battere. La figlia è stata trasportata subito in ospedale, dove è stata operata d’urgenza per il trauma cranico e altre ferite che ha riportato in diverse parti del corpo. I medici hanno poi disposto il suo trasferimento a Palermo. Ma anche lei non ce l'ha fatta. Sull’asfalto nessun segno di frenata, le strisce pedonali sono circa trenta metri più avanti. Su Facebook sono tanti i messaggi di cordoglio. “Splenderai come una stella cometa. Ciao amica mia”. E poi ancora “Amica mia – si legge su un altro post – veglia sulla tua famiglia. Il tuo sorriso e i tuoi consigli li custodirò nel mio cuore. “Stendi la tua mano sulla piccola e guariscila”, si legge in un altro commento, postato prima dell'altra terribile notizia. C’è anche chi chiede giustizia. “Pagherà quel pirata, stanne certa”. “Brillerai sempre tra le stelle, riposa in pace”.