GELA. Mentre il procuratore capo di Gela Fernando Asaro lanciava l’ennesimo appello affinché le vittime di attentati incendiari collaborino con la giustizia, al municipio di Gela era in corso la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e il sindaco Domenico Messinese tornava a ribadire che chi incendia le auto è un criminale, c’era chi invece progettava l’ennesimo raid
Nel mirino, la notte scorsa, è finita l’auto di una commerciante. In fiamme la sua Bmw. L’auto era parcheggiata sotto l’abitazione della donna, in via Eritrea, nei pressi del liceo classico «Eschilo». Sul posto per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento e una pattuglia dei carabinieri che indaga sull’episodio. La vittima, ha dichiarato agli inquirenti di non aver subito né minacce, né richieste di denaro.
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