CALTANISSETTA. Galeotto sarebbe stato quell’invito. Per l’accusa un invito “trappola” a casa. Perché avrebbe tentato di approfittare di lei. Di un’amica. Ma, imprevisto dietro l’angolo che non t’aspetti, proprio nel momento cruciale lui sarebbe stato colto pure da un malore. Questo, almeno, è quanto figurava nei contenuti della richiesta di rinvio a giudizio poi accolta.
Ma adesso le accuse non hanno retto. Lui, l’imputato, non avrebbe abusato di lei approfittando dell’ospitalità che le aveva offerto in casa.
Che, nel concreto, s’è tradotto in un verdetto di non colpevolezza emesso dal tribunale al termine del processo celebrato con rito ordinario.