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Caltanissetta, confiscati beni da tre milioni di euro a due membri del clan Emanuello

CALTANISSETTA. Sequestro di beni da tre milioni di euro per due personaggi vicini al clan Emmanuello.  La Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta ha confiscato i beni dell’imprenditore Filippo Sciascia, di 71 anni di Gela, e di  Giuseppe Castiglione, di 72 anni di Vallelunga  Pratameno. Per entrambi è stata anche disposta la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno per la durata di tre anni. A Sciascia sono state confiscate quote e compendi aziendali di tre società di Gela, mentre a Castiglione  due imprese di pompe funebri, un fabbricato e 23 tra rapporti bancari e postali.

Gli inquirenti hanno ricostruito il profilo criminale di Sciascia che è ritenuto vicino al al boss capomafia gelese Daniele Emmanuello, morto nel  2007 dopo una lunga latitanza. Sciascia sarebbe stato capace di infiltrarsi negli affari orbitanti intorno al petrolchimico di Gela, tanto da costituire società ad hoc solo formalmente intestate a terzi. Mentre diversi collaboratori di giustizia  hanno accusato Castiglione di essere coinvolto in alcuni omicidi avvenuti nei primi anni ottanta. Castiglione avrebbe anche portato avanti le estorsioni per  conto della famiglia mafiosa riconducibile a “Piddu” Madonia.

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