GELA. Ha rischiato di finire la sua vita dentro una cella per via delle sue tante condanne. In base agli anni che gli sono stati inflitti, in continuazione fra i tantissimi reati per i quali è stato condannato, avrebbe dovuto scontare quasi 50 anni di carcere. Ma l’Italia non è l’America dove fioccano condanne lunghe anche quasi un secolo e così un gelese purosangue, Rocco Ferlenda, a 48 anni, all’interno della sua cella, potrà festeggiare perché per scontare il suo debito con la giustizia, basteranno «solo» 30 anni di reclusione.
È quanto ha stabilito il Gip di Caltanissetta Antonella Leone, accogliendo il ricorso dei suoi legali, Dino Milazzo e Salvatore Amato. Un iter lungo e complesso ma alla fine i due legali sono riusciti ad ottenere la rideterminazione della pena.
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