CALTANISSETTA. È con un nuovo Collegio giudicante che è ripartito, dopo l’azzeramento, il processo a un dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale tirato in ballo per l’ipotesi del reato di peculato.
La parentesi giudiziaria riguarda il direttore di medicina legale dell’Azienda sanitaria provinciale 2 di Caltanissetta, il sessantaduenne Vito Claudio Maria Milisenna (che viene difeso dagli avvocati Dino Milazzo e Sergio Monaco).
Ora è al cospetto del tribunale presieduto da David Salvucci – che ha raccolto il testimone da Antonio Napoli – (a latere marco Milazzo e Salvatore Palmeri) che il dirigente è chiamato. Mentre a rappresentare l’accusa è sempre il pubblico ministero Davide Spina.
E ieri i giudici, con il consenso della difesa, hanno acquisito agli atti del processo le dichiarazioni rese già in precedenza da tre testimoni, tutti pazienti che furono visitati dallo stesso medico ora a giudizio. Lui che, secondo la tesi accusatoria, avrebbe nascosto all'Azienda sanitaria, di cui è dipendente, prestazioni professionali che gli sarebbero state commissionate da privati nella sua veste di medico legale. Consulenze che gli sarebbero state affidate per vari procedimenti.
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