CALTANISSETTA. Non è la comune truffa che corre su internet. Certo la “rete” avrebbe poi avuto un suo ruolo, ma solo successivamente. Quando i presunti imbrogli, e pure parecchi, erano già consumati. Con acquisti perlopiù di collane di libri di pregio, ma anche monete e monili. Una variante sul tema per un’inchiesta che, alla fine, ha trascinato un piccolo esercito d’imputati sotto accusa. Qualcosa come diciotto in tutto. Ed a loro la Procura ha contestato l’ipotesi di truffa aggravata in concorso. Seppur le loro posizioni passerebbero per un distinguo. Perché alcuni imputati sono ritenuti un po’ il cuore di tutto il sospetto meccanismo, mentre gli altri si sarebbero prestati al gioco.