GELA. Un periodo di relativa calma e torna ad esplodere la rabbia dei lavoratori dell’indotto della raffineria di Gela. Ad inscenare una protesta, stanchi di aspettare il pagamento degli stipendi dal mese di novembre e soprattutto dopo l’annunciato licenziamento di 38 lavoratori, sono stati mercoledì sera, i dipendenti dell’impresa edile «Turco Costruzioni» che sono tornati a presidiare le vie d’accesso alla raffineria.
La protesta è scattata mercoledì alle 22, quando c’è il cambio – turno, con il blocco dei cancelli del sito industriale di Gela. In tutto 120 dipendenti dell'impresa, che hanno presidiato la raffineria dopo aver incassato la solidarietà degli altri operai appartenenti alle altre ditte dell'indotto.
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