MUSSOMELI. Era stata condannata perché ritenuta colpevole di non avere raccontato la verità testimoniando in un processo per un omicidio a Serradifalco. Quello dell'agricoltore Angelo Anello. Ma il terzo passaggio in aula, ha inferto il colpo di spugna all’affermazione di responsabilità. Non perché i giudici siano entrati nel merito, ma perché ormai sarebbe trascorso troppo tempo. I fatti sono prescritti. Ma gli atti vanno alla corte d’Appello civile per quanto concerne l’aspetto legato al risarcimento dei danni. Da punto di vista penale la questione è chiusa.