GELA. Inizia a puzzare di bruciato la questione legata allo stadio “Vincenzo Presti” di Gela dichiarato inagibile. Una questione che si ingarbuglia sempre più e che adesso è finita nell’occhio del ciclone. Ieri mattina, il vice questore aggiunto Francesco Marino e alcuni poliziotti in borghese hanno fatto irruzione nella sede di viale Mediterraneo dell’assessorato allo Sport e Turismo del Comune di Gela per visionare e sequestrare atti, delibere, incarichi e documenti vari che riguardano la questione «stadio». Non è escluso che la vicenda possa allargarsi sempre più e coinvolgere altri impianti sportivi di Gela come per esempio il PalaCossiga anch’esso recentemente dichiarato inagibile. Da quando il “Vincenzo Presti” ha chiuso i battenti, il Gela Calcio è costretto a disputare la partite di campionato nella vicina Licata. Ma ad usufruire del campo di gioco di contrada Giardinelli, anche altre società sportive di Gela.