Il pubblico ministero Matteo Campagnaro ha chiesto al Tribunale di Caltanissetta la condanna a 13 anni per il nisseno Gianluca Di Giugno, 40 anni, accusato di avere tentato di uccidere la ex convivente, oltre che di lesioni gravissime e maltrattamenti.
Secondo l’accusa Di Giugno, un anno fa, aggredì la ex convivente con un taglierino e cercò anche di strangolarla, oltre ad averla anche picchiata con schiaffi e pugni al viso.
La donna, riuscendo a sfuggire alla furia dell’uomo, riuscì a comporre il «113», ma non riuscì a parlare; l’operatore del centralino, però, rimase in ascolto e sentì il rumore della colluttazione, riuscendo a individuare l’indirizzo grazie al numero di telefono comparso sul display degli apparecchi della questura.
Sul posto intervennero i poliziotti delle volanti, che arrestarono Di Giugno, attualmente detenuto nel carcere di Enna. La prossima settimana si tornerà in aula per le conclusioni dell’avvocato di parte civile Emanuela Lopiano e dei difensori Walter Tesauro e Calogero Vetri.
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