Beni per un valore di due milioni e 350 mila euro sono stati sequestrati e confiscati dalla guardia di finanza, su ordine del tribunale per le misure di prevenzione di Caltanissetta, a un imprenditore di Gela, Fabio Paolo Fasulo, consulente aziendale, coinvolto in procedimenti penali soprattutto di natura finanziaria.
Nel 2011 fu arrestato nell’operazione «Spin off» con l’accusa di avere falsamente «risanato» aziende cotte, sull'asse Gela-Novara, in un giro d’affari da 190 milioni di euro, 12 dei quali sottratti al fisco. Quattro anni fa era stato arrestato per un presunto giro di fatture false pari a 2 milioni di euro.
Il provvedimento odierno, richiesto dal pm, Antonio D’Antona, è il frutto di "accertamenti capillari - scrive il procuratore di Gela, Fernando Asaro - che hanno consentito di ricostruire i coinvolgimenti in illeciti di oltre un decennio di attività di Fasulo, appurandone la sua abituale dedizione ai traffici delittuosi nonchè la sproporzione delle ricchezze accumulate rispetto ai redditi dichiarati».
I beni confiscati consistono in 27 unità immobiliari adibiti a civili abitazioni e ad uffici, l'intero capitale sociale di due aziende immobiliari (una a Gela l'altra a Parma dove l’imprenditore nel frattempo ha trasferito la sua attività) 6 autoveicoli (tra cui una Maserati) e 3 moto di grossa cilindrata. Tutto è stato affidato a un amministratore giudiziario. Il tribunale nisseno ha inoltre applicato a Fasulo il provvedimento della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 4 anni nella città di residenza
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