Manolesta nel rubare soldi dalle borse delle colleghe di lavoro e, sembrerebbe, pure di qualche magistrato. Questa, almeno, è l’accusa. Ma alla fine è stata scoperta e arrestata. Come dire, rifacendo il verso a un vecchio proverbio, che tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Ed lasciarlo, in questo caso, è stata una dipendente del palazzo di giustizia di via Libertà. Una commessa che, secondo l’accusa, da qualche tempo a questa parte avrebbe avuto il vizietto di arraffare soldi ai colleghi. Ma adesso è stata smascherata e arrestata dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria. Le sono stati subito concessi i domiciliari. Nei guai la dipendente Antonella Santoro (assistita dall’avvocato Giovanni Maggio) accusata adesso di furto. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola