Scricchiolii sinistri da una sezione con 150 tombe hanno fatto scattare l’allarme al cimitero «Angeli» dove i crolli sono stati sempre frequenti. E qualcuno ha anche pensato che si trattasse di un terremoto anche perché le lesioni si sono manifestate nei giorni in cui il sisma provocava danni a Zafferana Etnea. La sezione comunale in fondo al camposanto , terremoto a parte, era andata in «sofferenza strutturale» e tale da provocare l’immediato intervento dei tecnici; la sezione è stata transennata, il passaggio alle auto interdetto e, da ieri, c’è una impresa all’opera per puntellare le pareti pericolanti. Agli «Angeli» insomma si va di emergenza in emergenza e dopo quella di inizio dicembre quando 85 lapidi rischiavano di staccarsi, ecco scoppiare l’ennesima criticità che qualcuno ha accostato impropriamente ai movimenti sismici provocati dall’attività dell’Etna. L'articolo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia