Caltanissetta

Domenica 24 Novembre 2024

Crollo di via Guastaferro a Caltanissetta, l'accusa: "Registrate tante irregolarità"

Indice puntato su presunte irregolarità in fase realizzativa. Sotto i riflettori, l'edificazione di un muro di sostegno che sarebbe stato eretto senza il preventivo parere del Genio civile; il dissesto della zona perché, seguendo il progetto iniziale, si sarebbe dovuto garantire il consolidamento del pendio e, poi, la certificazione di abitabilità che sarebbe stata concessa ancor prima di ultimare l'allaccio fognario. Sono alcuni dei temi toccati da uno degli esperti, un geologo, nominato dalla Procura già nella fase dell'udienza preliminare e che adesso ha ripercorso le sue deduzioni in relazione al procedimento che ne è derivato sulla frana di via Guastaferro. Una parte di quell'area, che dà accesso allo stabile ed a un paio di villette vicine, è attualmente sotto sequestro. Il processo vede sul banco degli imputati nove tra dirigenti comunali, professionisti e imprenditori. Più in dettaglio, l'ex dirigente dell'ufficio tecnico di palazzo del Carmine, Armando Amico; l'attuale dirigente dello stesso ufficio, Giuseppe Tomasella; Giuseppe Colajanni dirigente del settore urbanistico comunale; Stefano Antonio Alletto chiamato in causa nel ruolo di collaudatore; il dirigente del servizio di protezione civile, Giuseppa Patrizia Lacagnina; il tecnico comunale Alfonsino Ciringione. E ancora l'imprenditore Federico Fabio Turchio amministratore della "Turchio costruzioni srl", impresa che ha costruito lo stabile e ha curato il resto dei lavori poi scivolati al centro di una indagine e, chiudono il quadro, Calogero e Giovanna Marchese direttori degli stessi lavori (difesi dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Raffaele Palermo, Giacomo Vitello, Michele Micalizzi, Walter Tesauro, Giuseppe Ferraro, Umberto Ilardo, Giovanni Salsano e Graziella Sferrazza). L'articolo completo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia di oggi.  

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