Due condanne, cinque assoluzioni e due prescrizioni. Questa, nei «numeri» la sentenza a carico di sei imputati coinvolti, a vario titolo, in vicende legate a smaltimento di rifiuti speciali e, per uno dei casi in questione, lucrandoci pure con la vendita. E nei loro confronti il Comune di San Cataldo (assistito dall'avvocato Marcello Spiaggia) si è costituito parte civile. Assolti per un capo legato alla presunta gestione abusiva d'ingenti quantitativi di rifiuti speciali - più in dettaglio sfabbricidi, terre e rocce da scavo e fanghi di perforazione del terreno - gli imprenditori sancataldesi Giuseppe Capitano, 46 anni, Antonio Scalzo, 57 anni, Carmelo Cangemi, 67 anni e, ancora, Cataldo Falzone, 44 anni (assistiti dagli avvocati Ivan Alaimo, Walter Tesauro, Gianluca Amico, Davide Cammarata e Giovanni Gulino). Condanna a 18 mesi ciascuno per Antonio Scalzo e Luigi Anzalone di 67 anni (avvocato Walter Tesauro), mentre per un terzo capo , legato allo smaltimento di terra e roccia da scavo, il reato ipotizzato a carico di Scalzo è stato considerato troppo datato nel tempo. Questo il verdetto emesso dal giudice Tiziana Mastroyeni, mentre il pm Matteo Campagnaro ha chiesto la pena a 4 anni per Scalzo, 3 anni per tutti gli altri ad esclusione di Guattadauria per il quale è stato proposto un pronunciamento di non colpevolezza. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola