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Veniva tenuto in gabbia al cimitero di San Cataldo, cardellino liberato dal WWF

Era stato catturato e tenuto in gabbia nell'ufficio dei custodi del cimitero comunale. È accaduto a San Cataldo a un giovane cardellino, liberato nei giorni scorsi dalle Guardie giurate del WWF di Caltanissetta. Come tutta la fauna selvatica, anche i cardellini costituiscono patrimonio dello Stato e sono una specie protetta, ed è reato detenerne un esemplare.

La segnalazione faceva riferimento a una gabbietta esposta nella stanza dell’ufficio cimiteriale, all’interno della quale un cardellino si dimenava nel vano tentativo di fuggire. Sul posto sono intervenute immediatamente le guardie del WWF che hanno constatato la detenzione illecita dell’uccellino e hanno proceduto al sequestro.

La Procura della Repubblica di Caltanissetta ha avviato un’indagine per il reato di maltrattamento di animali. Il pm Dario Bonanno ha inoltre disposto la liberazione del cardellino, incaricando il WWF di provvedere alla reimmissione in natura in habitat idoneo.

Secondo una prima ricostruzione, il cardellino sarebbe stato catturato nei mesi scorsi con trappole o reti nello stesso cimitero di San Cataldo. Per la detenzione illegale di animali selvatici come il cardellino la legge 157/92 prevede la sanzione penale dell'arresto da due a otto mesi o l'ammenda fino a 2.065,00 euro; per la detenzione di uccelli in piccole gabbie in condizioni di maltrattamento, la pena prevista dall’art. 727 del Codice penale è quella dell'arresto fino ad un anno o l'ammenda fino a 10.000 euro. 

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