Bloccati parte dei beni di Antonello Montante. Fino a 68 mila euro che è la cifra del risarcimento alle parti civili. Il provvedimento di sequestro conservativo è stato firmato dal gup Graziella Luparello lo stesso giudice che lo ha condannato e che ha scritto le motivazioni della sentenza che sono diventate un precedente di giurisprudenza ed a tratti di letteratura giudiziaria. Le parti civili, alcune che si sono viste riconoscere il danno subito, dalla sentenza di primo grado che ha condannato Antonello Montante a 14 anni di reclusione ed altri componenti del suo «cerchio magico», hanno fatto istanza per aggredire i beni non solo di Montante ma anche di altri imputati condannati. Il sequestro conservativo è stato emesso nei confronti di Diego Perricone Di Simone e Marco De Angelis. Pare inoltre che De Angelis durante corso del processo abbia donato la nuda proprietà dell'immobile di Palermo di sua proprietà ai figli mantenendo l'usufrutto in vita. Le parti civili che hanno fatto istanza sono Antonio Grippaldi, Gildo Matera, Gaetano Rabbito, Giampiero Casagni, Wladimiro Crisafulli e Piero Di Vincenzo. I risarcimenti previsti per ogni singola parte civile presente nel provvedimento di richiesta sono di 15 mila euro per Giampiero Casagni, uguale cifra per Pietro Di Vincenzo, tranne per le spese legali infatti Di Vincenzo usufruisce del gratuito patrocinio, e cinque mila euro per tutte le altre parti. Più 3764, 53 euro per il pagamento delle spese processuali. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.