È arrivato il proscioglimento per un paio di medici che sono finiti al centro di un presunto caso di malasanità. Così s'è chiuso il processo nei confronti del medico di pronto soccorso del «Sant'Elia», Luigi Calvo e una sua collega di ematologia, Maria Flavia Fatima Fiorenza ( difesi dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Gianluca Firrone, Massimo Dell'Utri, Giuseppe Pinella ed Ettore Barcellona). Entrambi sono stati tirati in ballo per la morte di un paziente. Sono finiti a giudizio per il decesso di Francesco Mogavero, originario di Resuttano. Il suo cuore s'è fermato per sempre il 14 giugno 2012, mentre in ambulanza lo stavano trasferendo all'ospedale di Palermo. Ora il giudice Santi Bologna, come evidenziato dalla difesa e dalla stessa accusa, sostenuta dal pubblico ministero Massimo Trifirò, ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione mandando definitivamente in soffitta il fascicolo. I parenti della vittima inizialmente si erano costituiti parte civile, poi hanno chiesto di uscire dal procedimento perché a dibattimento in corso sono stati indennizzati. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.