Buona parte dei quartieri di Gela sono nuovamente senz’acqua. L’ennesima interruzione idrica si è verificata ieri mattina, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta di avvicinamento che collega il serbatoio Spinasanta con la rete idrica cittadina, una condotta che rifornisce diverse zone della città. A comunicarlo è stata Caltaqua, la società che dal 2006 gestisce nel nisseno il servizio di distribuzione ed erogazione idrica. Nella sua nota, la società italo – spagnola, fa presente che non appena si sono accorti del guasto, i tecnici di Caltaqua si sono messi al lavoro per la risoluzione della problematica in questione. Si prevede di completare l’intervento entro oggi. In attesa che l’emergenza rientri, per gli enti sensibili, è stato messo a disposizione il sevizio di fornitura mediante autobotte. I privati invece dovranno fronteggiare il problema a loro spese chiedendo l’intervento di qualche autobotte. Tutto questo quando ancora Gela non ha dimenticato come la città, la scorsa estate, sotto il sole cocente di luglio, fu ridotta al collasso, con scene da terzo mondo a causa dell’assenza di acqua e per la presenza di autobotti collocate in diversi quartieri per fronteggiare u n’emergenza idrica che si prolungò per una decina di giorni. L’ennesimo guasto si verifica in un momento in cui spirano venti di guerra nei confronti della società italo spagnola. A chiedere conto dell’operato di Caltaqua non c’è solo l’Ati (assemblea territoriale idrica), costituitasi lo scorso 5 dicembre in sostituzione dell’Ato idrico (al momento in liquidazione) ma anche un comitato nato a Gela, denominato «Fuori Caltaqua», che conta sul sostegno del Movimento Consumatori Caltanissetta. L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola