Futuro dei lavoratori del centro per migranti di Pian del Lago sempre più nebuloso. A rischio i contratti di tutto il personale attualmente in servizio e i sindacati chiedono la convocazione di un tavolo prefettizio. La richiesta è stata avanzata oggi da Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, UilTemp, Flaica Club, Snalv Confsal al termine di un incontro svoltosi all'assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali e del lavoro, durante il quale non si è presentata la società «San Filippo Neri», che ha chiesto almeno 12 giorni per ogni possibile confronto sulle procedure di organizzazione del personale da impiegare nel nuovo appalto. Un rinvio, per i sindacati, che non può essere accettato. «Abbiamo chiesto il rinvio del tavolo di trattativa in Prefettura - spiega il segretario generale della Cisl Fp delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna Floriana Russo Introito - a garanzia di tutti i lavoratori che ad oggi operano nel centro. La trattativa non può chiudersi prima che tutti i dipendenti siano correttamente collocati garantendo loro un posto di lavoro dignitoso nel rispetto delle unità lavorative che l'appalto prevede sia per il Cara che per il Cpr. Nonostante «Essequadro», infatti, si sia aggiudicata, assieme ad altre aziende, l'appalto in ambedue i centri, - continua Russo Introito - vogliamo che la gestione del personale venga considerata separatamente e che non si faccia un unico calderone. Questo per evitare che si possa cercare di creare confusione per ottenere la contrazione delle ore lavorate. Assicurare le unità previste dalla norma - conclude Russo Introito - garantisce la sicurezza oltre che l'affidabilità del Centro, mentre assicurare le tutele normative e contrattuali per tutti i lavoratori ha, invece, ripercussioni dirette sulla tenuta sociale di una città agli ultimi posti in Italia per offerte di lavoro». Alla rappresentante della Cisl Fp Introito, fa da eco il segretario territoriale della Snalv Confsal, Manuel Bonaffini. L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola