«In Sicilia condizione necessaria e sufficiente per la presentazione delle liste è la presenza, nei fogli successivi al primo, del simbolo della lista, non occorrendo che in detti fogli sia altresì riportata l'indicazione dei nomi dei candidati, come è invece richiesto dalla normativa nazionale; nondimeno, resta ferma anche in Sicilia la necessità dell'autenticazione delle firme in unico contesto documentale, nonché l'esigenza logica che il simbolo preesista, sul foglio, all'apposizione delle sottoscrizioni dei presentatori (che, altrimenti, sarebbero del tutto fungibili tra loro)». Quindi il solo simbolo di lista nei moduli, è più che sufficiente alla presentazione delle liste. È quanto ha stabilito il Tar di Palermo pronunciandosi sul ricorso presentato dal centrodestra, che puntava sull'annullamento dell'esito elettorale. Il ricorso è stato ritenuto «ammissibile», e quindi trattato nel merito, ma «infondato»”, rispetto a quanto richiesto. Il Tribunale amministrativo regionale ha in sostanza confermato che l'operato dell'attuale sindaco Lucio Greco e dei partiti che lo sostengono, nel momento della presentazione delle liste non è stato macchiato da nessuna irregolarità, come invece sospettava l'avversario di Greco e cioè il leghista Giuseppe Spata. L'articolo nell'edizione di Caltanissetta del Giornale di Sicilia