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"È vicino alla mafia": confiscati due milioni ad un imprenditore di Gela

Oltre 2 milioni di euro confiscati a Cristoforo Palmieri, 49enne, risultato vicino sia alla “stidda” che a “cosa nostra” di Gela. La DIA di Caltanissetta ha eseguito un provvedimento di confisca di beni, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, su proposta del Direttore della DIA, Generale Giuseppe Governale, nei confronti dell'uomo gravato anche da numerosi precedenti di polizia, tra cui, rapina, estorsione, ricettazione, furto, porto abusivo e detenzione illegale di armi, associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Applicati nei suoi confronti anche la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, per la durata di due anni.

La vicinanza a cosa nostra, secondo le indagini, ha permesso all'imprenditore di costituire numerose attività “inquinate” o “compromesse”, da cui è riuscito a ricavare ingenti guadagni.

Il sequestro dei beni ha interessato a “Ditta Individuale Curvà Rosalba” di Acate, il 50% del capitale della “C.I.M. COSTRUZIONI INDUSTRIALI S.R.L.” di Gela, la “C.I.M. IMPIANTI INDUSTRIALI S.R.L. – SOCIETA’ IN LIQUIDAZIONE” di Vittoria, la “SOCES S.R.L.” di Gela – con unità locale a Parma, la “SOCES S.R.L.” di Acate, la “R.C. TECHNOLOGY S.R.L.” di Gela, la “PADIS ISOLAMENTI S.R.L.” con sede legale a Bucarest (Romania), domicilio fiscale a Milano e luogo di esercizio a Gela, il 55% della “M.S.G. COSTRUZIONI S.R.L.S.” di Gela, la “MONTECCHIO BOWLING S.R.L.” di Montecchio Maggiore, n. 8 beni immobili (fabbricati e terreni) ubicati a Gela e Vittoria e numerosi rapporti bancari.

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