Sembra una pagina uscita fuori dalla penna del Pulitzer Cormac Mc Carty. Il centro storico di Caltanissetta alle 13,30 di martedì registra il coprifuoco. Dinnanzi la porta del comune tre vigili urbani tutti a distanza gli uni dagli altri presidiano il territorio.
I bar secondo decreto restano aperti e con le misure di sicurezza sanitarie già messe in atto. Mascherina e guanti per Cinzia Milazzo proprietaria di un backery nel centro storico, che ha già cominciato a sentire la crisi da qualche settimana. «Poca gente già da qualche tempo - dice - non c'era più tanto afflusso ma adesso sarà peggio». Il locale è piccolo ed i tavoli secondo distanza di sicurezza sono rimasti tre.
All'ora di pranzo c'è un solo avventore; l'altro tavolo è apparecchiato per due clienti che dovranno sedersi uno di fronte all'altro, non accanto. «Questa mattina devono portarmi il dispenser per igienizzare le mani di chi entra - racconta - Intanto ci penso io, con i prodotti che ho acquistato e poi alle 18 tutti a casa». Ingenti le perdite subite nelle ultime settimane il calo è stato importante, lo racconta accorata : «Vorrei dire l'80 per cento, ma mi limito a dire il 70, ma la stima più alta è quella ragionevole, non so come continueremo. Stasera avevo un tavolo prenotato da tempo ed ovviamente hanno disdetto, ma non li avrei comunque potuti accogliere perché nel pomeriggio chiudiamo».
L'articolo nell'edizione di Caltanissetta del Giornale di Sicilia
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