La morte di Adnan Siddiqui «va onorata proclamando il lutto cittadino». Lo dichiarano Mannino e Giudice, Segretario Generale CGIL Sicilia e Segretario Generale CGIL Caltanissetta, riferendosi all’omicidio del pakistano, che secondo quanto emerso dalle prima indagini sarebbe stato eliminato dalla mafia del caporalato. «Questo omicidio, cosi violento - dicono - non può rimanere isolato dal contesto cittadino così provato dalla notizia e dalla sua crudeltà. Proponiamo la proclamazione del lutto cittadino perchè pensiamo che la coerenza debba essere il valore principale in tutte le azioni delle Istituzioni che in tante occasioni parlano di accoglienza e integrazione e non ci sono dubbi che Adnan è considerato da tutti un cittadino di Caltanissetta e non solo perchè aveva la residenza e l’aveva da anni, produceva reddito, si era realizzato. Se l’ipotesi di lotta al caporalato dovesse essere confermata ci troveremmo di fronte ad un crimine da combattere sul piano culturale, sociale e legislativo». La Cgil sottolinea i collegamenti tra la mafia pakistana e quella italiana. «Noi siamo consapevoli - concludono Mannino e Giudice - che non esiste clan mafioso Pakistano se non «dialoga» con quelli siciliani e siamo altresì certi che senza il fenomeno del caporalato Adnan sarebbe vivo.La proclamazione del lutto cittadino è un atto di civiltà nei confronti dei cittadini pakistani/nisseni e un grande messaggio umano al mondo che osserva».