Trent'anni d'attesa sui quali sta finalmente per calare il sipario. A Marianopoli, in provincia di Caltanissetta, i residenti del quartiere Case agricole non dovranno più convivere con il costante pericolo di frane e smottamenti: un silenzioso ma perpetuo movimento del suolo - certificato anche dalla classificazione ad alto rischio dell'intera area - che ha sin qui provocato profonde lesioni ad abitazioni e strade.
I lavori, infatti, possono partire. Espletate tutte le verifiche post gara, l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha affidato l'incarico alla Edilsun di Agrigento.
Ruspe, escavatori e maestranze stanno, dunque, per entrare in azione e realizzare le opere che garantiranno un adeguato smaltimento delle acque piovane e il necessario sostegno alla superficie della zona. Così come prevede l'offerta con la quale è stata aggiudicata la gara, il budget messo a disposizione dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ammonta a poco più di quattrocentomila euro. L'impresa, in particolare, costruirà a valle dell'abitato una paratia composta da pali trivellati in cemento armato, totalmente infissi nel terreno e sormontati da un cordolo di coronamento su cui incastrare un muro di contenimento. Per quanto riguarda l'adeguamento del sistema di raccolta delle acque meteoriche, si interverrà con una caditoia a nastro lungo tutta la paratia. Altre sei, sempre a nastro, serviranno per intercettare i flussi provenienti da monte. Saranno, infine, ripulite, tutte quelle già esistenti.
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