I pakistani arrestati lo scorso 2 dicembre in un'operazione contro il caporalato a Caltanissetta erano pronti a tutto pur di dettare la loro legge, come scrive Vincenzo Falci sul Giornale di Sicilia in edicola. Pronti a tutto e con ogni mezzo, sopratutto con metodi violenti e senza alcun rispetto, neanche per le donne. E' il caso di Muhammad Shoaib, indicato come a capo della presunta organizzazione di pakistani che avrebbe aggredito una donna nigeriana mentre aveva in braccio suo figlio di un anno e l'avrebbero anche rapinata, mentre il marito sarebbe stato preso a calci e pugni. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola, edizione di Caltanissetta