Sono stati eseguiti a Gela sette provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento. I provvedimenti sono stati emessi dal questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari, in virtù del decreto Willy, il daspo anti risse che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso fuori da un locale romano a seguito di un pestaggio.
Lo scorso 30 agosto, a Gela, nei pressi di un esercizio commerciale denominato "Kiosketto", scoppiò una rissa in cui rimasero coinvolti un centinaio di giovani di due contrapposte fazioni e alla quale se guì un’aggressione con caschi e bastoni. Solo il provvidenziale intervento della polizia scongiurò il peggio. La rissa però poi continuò tra una trentina di ragazzi di giovanissima età nei pressi di un noto stabilimento balneare, a Macchitella, vicino ai campetti di basket conosciuti come "Play Ground". Alcuni ragazzi aggrediti furono costretti quella notte a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso. Sette i giovani, di età compresa tra i 19 e i 20 anni, accusati di lesioni personali aggravate. Nelle loro abitazioni sono state rinvenute mazze artigianalmente chiodate e da baseball.
La nuova normativa, entrata in vigore lo scorso ottobre, prevede la facoltà per il questore di disporre, per ragioni di sicurezza, il daspo nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose in quanto resesi responsabili di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi.
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