Chi è sospettato di omicidio, chi della sola rissa. Cinque posizioni quelle adesso al vaglio di carabinieri e magistratura di Caltanissetta per il duello rusticano finito nel sangue. Con l’uccisione di un operaio nisseno che si sarebbe trovato lì, davanti quella bettola in centro dove poi è andato incontro alla morte, solo perché il fratello, dopo essere stato ferito, gli avrebbe chiesto aiuto.
E nell’inchiesta sono adesso saltati fuori un ragazzo, fidanzato della giovane alla quale sarebbero stati rivolti apprezzamenti poco graditi - e in questo affonderebbe le radici la rissa poi fatale – oltre al fratello e al padre. Che sarebbero stati - secondo la ricostruzione dei carabinieri - anche loro presenti al momento di quella violenta lite che avrebbe coinvolto due gruppi contrapposti.
E se il quadro presenta ancora non pochi coni d’ombra, tuttavia qualche sprazzo di luce, pian piano, si andrebbe delineando sui contorni della serata maledetta costata la vita del cinquantunenne Marcello Tortorici, raggiunto da un fendente alla gola. È morto poco dopo all’ospedale Sant’Elia. Ancora da chiarire chi abbia sferrato la coltellata fatale. Nella caserma dei carabinieri sono stati interrogati i tre feriti, Salvatore Fiore, 53 anni, Roberto Millaci, 50 anni, e Massimo Tortorici, 45 anni, fratello della vittima, e i figli di Fiore, Michele, 30 anni, e Kevin, 22 anni.
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