Colpevole di avere spillato soldi a una donna minacciando di diffondere foto compromettenti. D’altronde le sue responsabilità in un secondo tempo le aveva pure ammesse confessando di «avere messo su un teatrino per difficoltà economiche» . Da qui l’affermazione di colpevolezza per un presunto estorsore.
Che, nel concreto, s’è tradotta per il quarantaduenne Alessandro Gallina (assistito dall’avvocato Alfredo Danesi) in una condanna per estorsione aggravata a 5 anni di reclusione, mille euro di multa, pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare, oltre all’interdizione da tutti gli uffici per l’intera durata della pena.
Ma non è tutto. Già perché il tribunale presieduto da Francesco D’Arrigo (a latere Giuseppina Chianetta e Lorena Santacroce) lo ha pure condannato al pagamento di un risarcimento dei danni in favore di una settantenne (assistita dall’avvocatessa Maria Lo Giudice di Canicattì), badante di un anziano professionista che sarebbe stata soggiogata dell’imputato. L’entità dell’indennizzo sarà poi stabilita in un giudizio civile. Mentre è immediatamente esecutivo il pagamento di una provvisionale di 20 mila euro, sempre in favore della stessa parte civile.
Questo quanto ha sentenziato il Collegio giudicante che motiverà il pronunciamento nell’arco dei prossimi novanta giorni.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Vincenzo Falci
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