«In questi casi, nell’immediatezza, si tende a considerare serie le minacce». Lo dice ad Agi il procuratore generale facente funzioni di Caltanissetta, Antonino Patti, sulle minacce denunciate dall’avvocato Calogero Montante, legale d’ufficio del boss Matteo Messina Denaro nel processo sulle stragi che si celebra a Caltanissetta in cui è accusato di essere uno dei mandanti. Una denuncia contro ignoti presentata al commissariato di Canicattì.
«Sono un amico di Matteo, perchèénon lo vuoi difendere? Vuoi morire?», è il contenuto della telefonata ricevuta sabato scorso dall’avvocato, che nell’udienza del 9 marzo aveva comunicato l’intenzione di rinunciare all’incarico. «Sono delle situazioni - ha aggiunto Patti - in cui è chiaro che chi ha responsabilità di protezione tende a valutare la situazione come seria, salvo poi essere smentito dalle indagini, come auspico, e scoprire che si tratti di un pazzo». Nel corso della sua requisitoria, il Pg ha chiesto per l’imputato, la conferma della condanna all’ergastolo, già emessa in primo grado. Intanto le indagini sulle minacce ricevute dal penalista, sono condotte dalla Squadra mobile di Agrigento, coordinata dalla procura. Gli inquirenti stanno passando al setaccio i tabulati telefonici.
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