I carabinieri della stazione di Caltanissetta hanno arrestato un uomo di 45 anni per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, di origini romene ma residente a Caltanissetta, avrebbe maltrattato la compagna, sua connazionale di 57 anni, a partire da luglio 2023 e fino al 6 aprile scorso, quando i carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione della nuora della donna. È stata proprio quest’ultima a porre fine alle violenze.
La donna ha raccontato ai carabinieri che da giorni provava a contattare la suocera - che le aveva detto di essere stata picchiata - senza ottenere alcuna risposta fino a quando, preoccupata, aveva deciso di recarsi nella sua abitazione. Ed è stato qui che ha trovato la suocera piena di lividi agli occhi e al mento. A quel punto le ha scattato delle foto che ha mostrato ai carabinieri. Quando i militari dell’Arma si sono recati in casa della vittima, per verificare le sue condizioni, quest’ultima ha raccontato di essere stata picchiata tre giorni prima dal compagno, e che spesso quest’ultimo si ubriacava.
La vittima ha raccontato inoltre che il compagno avrebbe tenuto questi comportamenti violenti da quando erano andati a convivere, ossia da 16 mesi a questa parte, e che non si era mai recata al pronto soccorso per paura delle reazioni dell’uomo. La donna ha mostrato ai carabinieri di avere le chiamate bloccate in uscita. E così è stata la nuora a contattarli anche perché le era stato raccomandato dalla vittima di farlo in un posto lontano dalla sua abitazione e dal compagno, altrimenti l’avrebbe sentita. La nuora ha raccontato che in passato aveva assistito personalmente a scene di violenza in quella casa. Davanti ai suoi occhi l’uomo avrebbe preso a testate la vittima e l’avrebbe offesa, presa a calci e pugni minacciandola: «Ti ammazzo». A tutto questo si aggiungeva il sistematico danneggiamento di porte, sedie e tavoli dell’abitazione. Il quarantacinquenne è difeso dall’avvocato Ferdinando Milia. La misura cautelare del carcere è stata confermata dal gip Emanuela Carrabotta.
Caricamento commenti
Commenta la notizia